Fabri Fibra: al top perche' parlo alla gente
Con l'album 'Controcultura' per la seconda volta conquista la vetta della classifica dei piu' venduti
ROMA - ''Un disco che si chiama 'Controcultura' e che, quindi, rappresenta tutto quello che non ha un'immagine ammiccante, ruffiana e priva di contenuto, e' primo in classifica. Tutti devono riconoscere questa cosa'': Fabri Fibra con l'album 'Controcultura' per la seconda volta conquista la vetta della classifica degli album piu' venduti.
Era gia' successo nel 2006 con 'Tradimento', il suo primo album pubblicato con la Universal. ''Sono l'artista che e' stato meno in tv quest'anno - dice il rapper di Senigallia, classe 1976 -, non faccio tour da due anni, ma coinvolgo molto la gente. Ed e' quello che la musica dovrebbe fare. Questo accade quando hai un disco con tante canzoni che parlano di tanti argomenti veri''.
''L'hip hop - sottolinea - e' la musica che ascoltano i ragazzi d'oggi, anche se si vogliono far passare altri generi come la musica del momento. Ma loro chiedono l'hip hop, e l'hip hop vende''. In 'Controcultura' ce n'e' per tutti: per Marco Carta gay non dichiarato, per Laura Chiatti, messa tra ''le bambole di pezza'', Fabio Fazio, Noemi Letizia.
Non mancano gli scandali sessuali dalla D'Addario a Brenda e Marrazzo. ''Io parlo di politica non per attirare l'attenzione ma per fare il punto generale dell'Italia nel 2010. E poi non capisco perche' solo a me fanno domande sull'Italia, la droga e giovani''. A suo avviso, il numero uno del suo album dimostra che ormai ''a tutti quelli che fanno la musica adesso non basta piu' avere il bel faccino e stare tanto in tv''.
''Chi non vuole capire e mi da' dell'omofobo, dell'esaltato o del maschilista sessista - dice replicando alle critiche sui suoi testi - , e' perche' non si vuole concentrare sul vero discorso e non vuole dibattere sui veri problemi. L'Italia nel 2010 vive nell'ipocrisia e in un insieme di tabu' che bisogna superare''. Racconta: ''Nel 2006 feci un'intervista dicendo che dal 2006 al 2010 l'hip hop sarei stato io. Ora ho chiuso il cerchio. Sono le mie uscite da artista esaltato'', aggiunge scherzando.
E ancora: ''Ho messo tutta la mia vita in questa cosa, sono cinque anni che non torno a casa mia e non vedo i miei amici. Ma e' la passione per il lavoro che ti fa crescere, non i sabato sera e le notti brave''. Fabri Fibra non vuole essere considerato un personaggio ma un artista che ha una solida credibilita'. E conclude: ''Il disco e' al numero uno perche' e' un bel disco, parla alla gente e ha un contenuto. E poi gli americani dicono che i numeri non mentono: ora ho anche questo dalla mia''.
Da: http://www.ansa.it
Con l'album 'Controcultura' per la seconda volta conquista la vetta della classifica dei piu' venduti
ROMA - ''Un disco che si chiama 'Controcultura' e che, quindi, rappresenta tutto quello che non ha un'immagine ammiccante, ruffiana e priva di contenuto, e' primo in classifica. Tutti devono riconoscere questa cosa'': Fabri Fibra con l'album 'Controcultura' per la seconda volta conquista la vetta della classifica degli album piu' venduti.
Era gia' successo nel 2006 con 'Tradimento', il suo primo album pubblicato con la Universal. ''Sono l'artista che e' stato meno in tv quest'anno - dice il rapper di Senigallia, classe 1976 -, non faccio tour da due anni, ma coinvolgo molto la gente. Ed e' quello che la musica dovrebbe fare. Questo accade quando hai un disco con tante canzoni che parlano di tanti argomenti veri''.
''L'hip hop - sottolinea - e' la musica che ascoltano i ragazzi d'oggi, anche se si vogliono far passare altri generi come la musica del momento. Ma loro chiedono l'hip hop, e l'hip hop vende''. In 'Controcultura' ce n'e' per tutti: per Marco Carta gay non dichiarato, per Laura Chiatti, messa tra ''le bambole di pezza'', Fabio Fazio, Noemi Letizia.
Non mancano gli scandali sessuali dalla D'Addario a Brenda e Marrazzo. ''Io parlo di politica non per attirare l'attenzione ma per fare il punto generale dell'Italia nel 2010. E poi non capisco perche' solo a me fanno domande sull'Italia, la droga e giovani''. A suo avviso, il numero uno del suo album dimostra che ormai ''a tutti quelli che fanno la musica adesso non basta piu' avere il bel faccino e stare tanto in tv''.
''Chi non vuole capire e mi da' dell'omofobo, dell'esaltato o del maschilista sessista - dice replicando alle critiche sui suoi testi - , e' perche' non si vuole concentrare sul vero discorso e non vuole dibattere sui veri problemi. L'Italia nel 2010 vive nell'ipocrisia e in un insieme di tabu' che bisogna superare''. Racconta: ''Nel 2006 feci un'intervista dicendo che dal 2006 al 2010 l'hip hop sarei stato io. Ora ho chiuso il cerchio. Sono le mie uscite da artista esaltato'', aggiunge scherzando.
E ancora: ''Ho messo tutta la mia vita in questa cosa, sono cinque anni che non torno a casa mia e non vedo i miei amici. Ma e' la passione per il lavoro che ti fa crescere, non i sabato sera e le notti brave''. Fabri Fibra non vuole essere considerato un personaggio ma un artista che ha una solida credibilita'. E conclude: ''Il disco e' al numero uno perche' e' un bel disco, parla alla gente e ha un contenuto. E poi gli americani dicono che i numeri non mentono: ora ho anche questo dalla mia''.
Da: http://www.ansa.it
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