Ecco che anche Fabri Fibra finisce in copertina sulla nota rivista Rolling Stone, all'interno invece la critica a Ligabue:
“Ogni volta che entro in un ipermercato, dopo 10 minuti tra gli scaffali risuona un pezzo di Ligabue. Non conosco nessuno tra quelli che ascoltano Ligabue che capisca di musica. E non è per buttarla addosso a Ligabue, che è
uno che lavora duro: il problema è come la gente lo vive: per i fan è il Bruce italiano, e allora poveretto anche lui è chiuso in una gabbia, che si chiede come uscirne. Lui non è seguito perché è figo. E’ seguito perché è capito a differenza di Battiato. Non c’è un cazzo da capire oltre ciò che dice: cos’ha di rock? E’ un cantautore buono per l’italiano che sogna lo stesso lavoro per 50 anni e il posto fisso”.
“Ogni volta che entro in un ipermercato, dopo 10 minuti tra gli scaffali risuona un pezzo di Ligabue. Non conosco nessuno tra quelli che ascoltano Ligabue che capisca di musica. E non è per buttarla addosso a Ligabue, che è
uno che lavora duro: il problema è come la gente lo vive: per i fan è il Bruce italiano, e allora poveretto anche lui è chiuso in una gabbia, che si chiede come uscirne. Lui non è seguito perché è figo. E’ seguito perché è capito a differenza di Battiato. Non c’è un cazzo da capire oltre ciò che dice: cos’ha di rock? E’ un cantautore buono per l’italiano che sogna lo stesso lavoro per 50 anni e il posto fisso”.
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